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Stop ai motori endotermici, un convegno a Saronno in vista della revisione della direttiva

Lo stop ai motori endotermici deciso da Bruxelles per il 2035 preoccupa i cittadini, le imprese e i lavoratori, chiamati ad affrontare un cambiamento epocale nell’arco di pochi anni, che rischia di mettere in ginocchio l’industria automotive, creare 70 mila disoccupati, e incidere pesantemente sui bilanci delle famiglie. Abbiamo discusso della sostenibilità dell’auto elettrica sotto il profilo economico e occupazionale nel corso di un convegno moderato da Paolo Del Debbio, che ho voluto organizzare a Saronno per raccogliere il contributo di amministratori pubblici, imprenditori ed esperti, tra i quali l’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi, il rappresentante di ANFIA Roberto Vavassori, il titolare della Fonderia Casati, Gianluigi Casati, e il giornalista di AutoMoto.it Carlo Bellati. Occorre parlare sempre di più di questo tema, informare i cittadini, fare rete a livello politico e istituzionale per poter incidere sull’aggiornamento della direttiva europea previsto per il 2026. La partita è infatti ancora aperta e noi daremo battaglia per ottenere tempi più dilazionati per la transizione ecologica e per il diritto di scegliere con quali tecnologie, oltre all’elettrico, potremo raggiungere gli obiettivi climatici imposti da Bruxelles.

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