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Ue, Tovaglieri (Lega) porta il fiocchetto lilla al Pe: promuovere settimana Ue su disturbi alimentari

Strasburgo, 15 mar – “Nel dibattito dedicato alle donne serve richiamare l’attenzione sul tema dei disturbi alimentari, fenomeno drammatico in preoccupante aumento,

che riguarda prevalentemente il mondo femminile, del quale non si parla ancora abbastanza e per il quale l’impegno delle istituzioni deve crescere ancora. Proprio oggi in Italia si celebra la Giornata per la prevenzione e la cura di questi disturbi, dall’anoressia alla bulimia, che colpiscono le donne nel 90% dei casi, con un esordio sempre più precoce. I cambiamenti marcati del corpo nell’adolescenza, insieme a motivi sociali e mediatici, espongono le nostre ragazze, sempre più di frequente, a modelli di magrezza e di successo, che possono disorientare le più fragili. Una ricorrenza molto importante, istituita da un uomo a dimostrazione che questo tema riguarda tutti: genitori, educatori, medici, psicologi, associazioni, mondo della politica e delle istituzioni. Quest’uomo coraggioso è Stefano Tavilla,

padre di Giulia, affetta da bulimia nervosa, strappata alla vita a soli 17 anni proprio il 15 marzo del 2011. Da quel giorno questo padre,

insieme a 60 associazioni, porta questo fiocchetto lilla in tutta Italia per informare sui gravi rischi permanenti alla salute dovuti alla malnutrizione, ma anche per combattere i pregiudizi, chiedere cure accessibili a tutti, creare una rete di aiuto e sostegno, dare speranza alle persone e alle famiglie

che condividono questo dramma. Noi siamo al suo fianco, idealmente e concretamente e chiediamo all’Ue di tenere alta la guardia su questo fenomeno. In previsione della Giornata internazionale contro i disturbi alimentari

del prossimo 2 giugno, chiediamo che sia organizzata una settimana di iniziative su questo tema perché ciò che è successo a Giulia e succede anche oggi a migliaia di ragazze in tutta Europa, non accada mai più”.

Così Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, componente della commissione Femm, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.

 

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