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LAVORO, TOVAGLIERI (LEGA): «QUOTE ROSA NEI CDA MISURA DI FACCIATA, PER PARITÀ SEGUIRE LA LOMBARDIA, UN MODELLO ANCHE GRAZIE A ROBERTO MARONI»

Strasburgo, 22 nov – «Imporre la parità nei Cda delle grandi aziende è un’operazione di facciata, che sicuramente piace ai progressisti, ma che purtroppo non risolve alla radice il problema della disparità di genere sul lavoro.
Per avere più donne ai vertici non servono quote rosa né multe alle imprese, ma un welfare efficiente e una valida offerta formativa, che permettano alle donne di affermarsi grazie al loro merito e alle loro competenze. Lo dimostra il caso dell’avanzata Lombardia – e qui il mio pensiero va al governatore Roberto Maroni, che ha contribuito a renderla grande – dove lavora il 48% delle manager di tutta Italia. Occorre dunque più pragmatismo e meno ideologia: non abbiamo bisogno di corsie preferenziali, ma di una competizione equa e ad armi pari per arrivare a una parità vera e non di comodo, che possa garantire, oltre ai diritti delle donne, anche il progresso economico e culturale delle nostre nazioni».

Così l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), membro della Commissione FEMM del Parlamento europeo, è intervenuta oggi nella seduta plenaria di Strasburgo.

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