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Maternità surrogata, Tovaglieri (Lega) presenta interrogazione in Ue su Fiera utero in affitto a Milano

“Milano non può ospitare evento che va contro leggi e diritti donne, va cancellato”

Bruxelles, 26 feb – “La fiera sulla procreazione assistita “Un sogno chiamato bebè”, prevista a Milano per maggio, deve essere vietata: un raccapricciante mercato della vita umana travestito da salone della fertilità, dove, tra i servizi proposti ai visitatori, sono commercializzate maternità surrogata e pacchetti per avere figli ‘su misura’, con cataloghi e listino prezzi. Non possiamo consentire che in Italia la vita umana sia equiparata a un business, a cui è permesso violare la legge e mercificare il corpo femminile. Compravendita di gameti e maternità surrogata sono vietate dal nostro ordinamento ed eticamente inaccettabili. E qualcuno vuole organizzare a Milano una fiera con aziende che propongono l’utero in affitto ‘chiavi in mano’ a un prezzo tra i 50-100mila euro, banche dei gameti che offrono a pagamento spermatozoi e ovociti di qualità per permettere ai futuri genitori di selezionare sesso e razza preferita del figlio, colore di capelli e occhi, o persino un’azienda che promette a coppie di donne di essere entrambe madri genetiche dello stesso bambino? Una fiera simile non può e non deve tenersi a Milano. Ci auguriamo che femministe e tutta la sinistra condividano questa battaglia di legalità e di civiltà a tutela della dignità delle donne e per la salvaguardia dei diritti dei nascituri, mobilitandosi con determinazione e senza ambiguità affinché questa vera e propria fiera degli orrori non sia consentita nel nostro Paese”.

Così in una nota Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, componente della Commissione FEMM del Parlamento europeo, firmataria dell’interrogazione alla Commissione europea per chiedere l’intervento delle istituzioni comunitarie in merito alla manifestazione.

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