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Un’iniziativa congiunta per tutelare l’export italiano

18 Maggio
Con un’azione coordinata tra Bruxelles e Roma, ho presentato con i miei colleghi deputati Bianchi e  Cecchetti, e l’eurodeputato ligure Marco Campomenosi, un’interrogazione per tutelare l’export e il know how italiano, in particolare quello delle macchine strumentali, messo a rischio dalle misure restrittive sulla circolazione tra gli Stati, tra cui l’obbligo di quarantena che prevede l’isolamento per 14 giorni in ingresso e in uscita per i tecnici incaricati dell’installazione e della manutenzione dei macchinari consegnati ai clienti oltreconfine. Abbiamo chiesto più libertà di movimento per i lavoratori: la mancanza di un coordinamento, le regole e le prassi diverse fra gli Stati, insieme alle molteplici restrizioni agli spostamenti dei lavoratori, possono infatti portare a una grave distorsione della concorrenza nel mercato interno, che rischia non solo di penalizzare il nostro Paese ma anche di compromettere la ripresa tutta Europa. C’è poi il problema dell’export verso i Paesi extra Schengen, che non riapriranno le proprie frontiere fino al 15 giugno e continuano ad applicare pesanti limitazioni per i lavoratori che varcano i loro confini anche per brevi periodi. 

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