Isabella Tovaglieri contro i matrimoni forzati in Asia e Africa

UNA DEPUTATA EUROPEA CONTRO I MATRIMONI FORZATI DELLE BAMBINEIsabella Tovaglieri presenta interrogazione alla Commissione Europea 

Ogni anno in tutto il mondo 12 milioni di bambine e ragazze sotto i 18 anni contraggono un matrimonio precoce, spesso obbligate dalla famiglia a sposare un uomo sconosciuto e adulto, a cui devono sottomettersi. Sono 37.000 ogni giorno, una ogni 2,5 secondi.
L’Unicef afferma che un terzo di loro si sposa prima di aver compiuto i 15 anni. 
I tassi più elevati di diffusione dei matrimoni precoci si registrano nell’Asia meridionale e nell’Africa subsahariana, le stesse aree del mondo in cui sono più diffusi la mortalità materna e infantile, la malnutrizione, l’analfabetismo.

«L’Europa deve intervenire – in Europa e nel mondo – per prevenire e combattere questo odioso fenomeno» ha scritto in una interrogazione alla Commissione Europea Isabella Tovaglieri, unico deputato eletto a Strasburgo nella provincia di Varese e membro della Commissione FEMM (Diritti della donna e uguaglianza di genere). «Si tratta di una pratica che riguarda anche le periferie delle nostre moderne metropoli, dove si concentrano le comunità straniere, con valori e usanze che spesso non riconoscono le conquiste femminili e derubano le bambine del diritto all’infanzia». 

Isabella Tovaglieri ha ricordato che ogni anno in Italia sono circa 2.000 le ragazzine che, pur nascendo e vivendo nelle nostre città, già a partire dai cinque anni sono oggetto di veri e propri contratti: vengono cedute come spose dalle loro famiglie in cambio di denaro, come nel caso di una ragazzina rom di 13 anni venduta al futuro sposo per 15.000 euro dal padre, poi condannato dalla corte di assise di Firenze. 
«Le conseguenze dei matrimoni precoci – sottolinea Tovaglieri – sono anzitutto infezioni e decessi per parto della madre e del nascituro. Ogni anno nel mondo 70.000 ragazze di età compresa tra 15 e 19 anni muoiono a causa di gravidanze precoci. Il bambino nato da una madre minorenne ha il 60% delle probabilità in più di morire in età neonatale e più alte possibilità di soffrire di denutrizione e di ritardi fisici e cognitivi». 
Oltre a ciò le spose bambine sono più esposte a violenze, abusi e sfruttamento. Sono costrette a interrompere gli studi, non hanno accesso al mercato del lavoro, sono vittime del traffico di esseri umani e in molti casi subiscono mutilazioni genitali con conseguenze anche mortali. 

Testo dell’interrogazione di Isabella Tovaglieri

PREMESSO CHE 
– Nonostante le numerose convenzioni internazionali adottate che denunciano e condannano la pratica dei matrimoni precoci forzati, il fenomeno è ancora ad oggi molto diffuso, si stima infatti che 650 milioni di donne e ragazze nel mondo si siano sposate prima di aver compiuto 18 anni. Benché i dati statistici confermino un lieve, anche se non sufficiente, calo di questa pratica, ogni anno circa 12 milioni di bambine e ragazze incorrono in quest’indicibile violenza con altissimi rischi per la loro salute fisica e mentale; ma non solo, le spose bambine sono inoltre vittime di diverse forme di discriminazioni: si trovano costrette a interrompere gli studi, non hanno accesso al mercato del lavoro e in molti casi subiscono mutilazioni genitali (FGM) e sono vittime del traffico di esseri umani.
SI CHIEDE:
– Se e come la Commissione intende agire per prevenire e combattere tale fenomeno sia in raccordo con gli Stati Membri che con i Paesi terzi. 
– Come la Commissione intende monitorare il fenomeno e se si intende raccogliere dati e analizzare il fenomeno in Europa. 
– Se la Commissione intende includere nel proprio programma di lavoro azioni mirate per combattere i matrimoni precoci e forzati.